Trentadue cantori del Coro della Brigata Alpina Tridentina, tra cui uno proveniente da Premana e uno da Cortenova, oltre che da diverse città della Lombardia, del Piemonte (Biella), dell’Emilia (Piacenza) e naturalmente del Trentino, si sono esibiti ieri sera presso la Chiesa di San Lorenzo di Cortabbio, pienissima per il pubblico presente.
IL coro, tenutosi in onore dell”indimenticabile capogruppo Cav. Alpino di Cortabbio Giovanni Beri“, che è stato ricordato per il suo grande attaccamento quarantennale e la sua dedizione al gruppo Alpino, ha presentato diversi canti legati alla storia degli Alpini, dalla loro fondazione nel 1872 (battesimo del fuoco la sfortunata battaglia di Adua in Abissinia nel 1896) alla partecipazione alla I Guerra Mondiale, quando molti giovani italiani provenienti dal Trentino sono stati mandati a combattere per l’Austria in Polonia o ai confini della Russia. Ricordando poi naturalmente la partecipazione alla II Guerra Mondiale e infine più di 10 anni passati in Afghanistan , tra il 2010 e il 2020, a costruire soprattutto Scuole e Ospedali.
Il messaggio che il gruppo ha voluto lanciare è un messaggio sostanzialmente pacifista:” Solo chi ha conosciuto gli orrori della guerra sa veramente qual è il valore della pace, che ancora oggi dovremmo difendere, mentre invece da anni si combattono ogni giorno guerre disastrose” ha dichiarato il portavoce del coro.
Grande attenzione e grande partecipazione del pubblico per uno spettacolo inconsueto e di grande emozione.
il direttore della prima parte è stato Roberto Frigerio, quello della seconda parte Mauro Martinelli.
I presentatori Giordano Zacchini e Guido Antonini.
Signore delle cime è stata diretta da Fabrizio Visconti.
Le canzoni cantate sono state le seguenti:
Inno d’Italia
Monte Canino
Ortigara
Sui monti Scarpazi
Sul ponte di Perati
Il Golico
Joska la rossa
L’ultima notte
Le voci vi Nikolajewka
Stelutis Alpinis
Io resto qui
Signore delle cime
La contra de l’acqua ciàra
Le Dolomiti
La penna dell’alpino
Oi della Val Camonica
Porta Calavena
Aprite le porte
Trentatré