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Certo, è da venerdì sera, quando c’è stata la drammatica ( e forse definitiva) rottura tra il presidente americano Trump e quello ucraino Zelenskj , che il mondo guarda con ancora più preoccupazione a quanto succede sia all’Est , nel tragico e ormai lunghissimo scontro militare tra Russia e Ucraina, che all’Ovest, dove una presidenza scatenata sta scombussolando tuti gli schemi politici tradizionali. Oggi si aggiunge anche la nuova guerra dei Dazi, che toglierà almeno il 6% al PIL europeo, e in particolare alla già malmessa economia italiana, ma certo non farà bene neanche agli Stati Uniti (non c’è bisogno di essere grandi economisti per capirlo).

Ma al di là delle chiacchere, delle pacche sulle spalle e degli abbracci concessi al “povero” Zelenskj, “bullizzato” da quel cattivone di Trump perché “gioca con la Terza Guerra Mondiale” (anche se in realtà sono i Russi ad aver più volte minacciato di usare la bomba atomica, sia pure “tattica” e limitata) qual è la risposta data dagli Europei convenuti a Londra negli ultimi due giorni ?

L’Europa ha scoperto di essere un potenza “erbivora”, vaso di coccio in mezzo a vasi di ferro (come torna di attualità anche il nostro Alessandro Manzoni, mai così citato anche dai politici europei !).

Perciò, la conseguenza è che bisogna “armarsi”: rafforzare gli eserciti europei, per impedire, visto che Trump vorrebbe smantellare la NATO, e quindi la difesa europea, che Putin dilaghi da Kiev fino a Lisbona !

Bene, benissimo, io sono favorevole da anni a un esercito europeo: ma per far questo i governi europei sarebbero disposti a una piena collaborazione ?
Sarebbe anche bello mandare i giovani italiani a prestare servizio militare in Francia o in Germania, e naturalmente invitare i giovani tedeschi e francesi a venire in Italia, in una specie di progetto Erasmus dedicato al servizio militare.

Ma ci potrebbe essere coordinamento sull’acquisto delle armi ? Per esempio, come si era proposto molti anni fa, la Germania potrebbe acquistare dei sommergibili da mettere a disposizione dell’Italia ? E l’Italia potrebbe acquistare delle navi da mettere a disposizione della Germania, mentre la Francia e magari anche l’Inghilterra potrebbero pensare alla copertura aerea europea ?

Questo sì che sarebbe un progetto utile e ambizioso, per il quale però ci vorrebbe come minimo una federazione politico-militare degli Stati nazionali, e cioè gli Stati Uniti d’Europa !

Altrimenti, se ogni Stato si riarma per conto suo, sempre ammesso che Putin voglia davvero arrivare a Lisbona, oppure forse limitarsi a minacciare quelli che erano i territori dell’ex Unione Sovietica-Impero Russo, sarebbe solo un grande spreco di soldi.

Senza contare che questi soldi, che farebbero felice il Ministro Crosetto e i suoi vecchi clienti, verrebbero distolti da quel Welfare che già in Italia da anni non è messo tanto bene.
Siamo disposti a pagare più armi per avere meno Sanità (che soprattutto al Sud versa in condizioni incresciose) per avere meno Istruzione (le scuole italiane non stanno certo tanto bene!) per avere meno Trasporti (la situazione delle Ferrovie è ogni giorno più drammatica) per avere meno Servizi Pubblici e per andare in Pensione come minimo a 75 anni ?

Se siamo disposti a peggiorare anche drasticamente la già scarsa qualità della nostra vita quotidiana, prego accomodatevi !
Altrimenti sono solo “chiacchere e distintivo” anche se qualcuno dice “distogliamoli dal PNRR”, o dai beni confiscabili dei Russi (non basterebbero).

Per decenni ci siamo affidati agli Americani: se loro oggi ci tolgono il loro ombrello, o “scudo” protettivo, da un giorno all’altro, si aprono problemi a dir poco piuttosto pesanti.

Ma quale leader politico sarebbe rieletto, tra due anni, se prospettasse realisticamente un programma di “lacrime e sangue” come quello che comporterebbe avvicinare al 5% del PIL le spese militari ? Credo proprio nessuno !
Meglio sperare nella Pace e soprattutto nella Diplomazia (di cui “la Guerra è la continuazione con altri mezzi”, diceva il grande Von Clausewitz ) in una nuova epoca in cui i confronti siano solo economici, politici ma non militari !

ENRICO BARONCELLI

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