Condividi l'Articolo sui Social

Finirà prima la montagna o il diritto di cavarla?
Non serve più chiederselo perché dopo le chiacchiere ambientali di tutela della montagna, di valorizzazione e sensibilità, come ogni anno, viene pubblicata, all’Albo Pretorio del Comune, la Determina con l’indicazione delle quote di scavo effettuate sul Magnodeno e i relativi proventi economici di queste riconosciuti a Comune (l’84%), in minima parte a Provincia (14%) e Regione (2%).
Nel 2024 le tre cave presenti (Cornello, Vaiolo Bassa e Vaiolo Alta) sono state cavate per ben 279.129 mc.
In realtà,

  • La Cornello, è da due anni che non viene cavato nulla, l’ultima volta, nel 2022 sono stati 1652 i mc.
  • La Vaiolo Bassa, di proprietà della Fassa, 19.550mc lo scorso anno, 43.000 nel 2023, e 40.000 nel 2022.
  • La Vaiolo Alta, proprietà Unicalce, ben 259.659 mc lo scorso anno, 205.000 nel 2023 e 201.000 nel 2022.
    Questo ha portato lo scorso anno nelle casse pubbliche proventi totali per 156.349€, di cui 131.325 solo al Comune
    I proventi nel 2023 sono stati 138.700 complessivi di cui 116.500 al Comune.
    Dato dal valore di 0,49€/mc sul cavato per il 2022 e 0,56/mc per gli anni 23/24 come indicato da Regione
    Ogni anno il Magnodeno viene privato di 720.000 tonnellate di materiale.
  • Tanto quanto una grande diga,
  • Tanto quanto necessario per riempire 112 piscine olimpiche.
  • Tanto quanto per pagare una delle tante discutibili consulenze del Comune che si regala il Sindaco.
    Lecco e le sue montagne han già dato da un secolo. Finirà prima la montagna o il diritto di cavarla?
    Vi ricordate il
    Comitato “Salviamo il Magnodeno” prima ignorato, poi osteggiato e infine fintamente appoggiato da questa Giunta che ambiental-mente?
    Ecco.
    Il futuro di Lecco per Gattinoni si estrae a picconate

PAOLO TREZZI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *