Un po’ di delusione per la mancata partecipazione di molti funzionari e dipendenti degli enti pubblici che erano stati invitati a questo incontro sulla “Digitalizzazione” nelle Comunità Montane, organizzato dall’UNCEM (Unione delle Comunità Montane Italiane) a Barzio nella Sala Pensa.
L’argomento era importante, e i relatori di primo livello, a partire dal Presidente nazionale dell’Uncem Marco Bussoni, che dopo i saluti istituzionali del Presidente valsassinese Fabio Canepari, ha ricordato l’importanza della digitalizzazione soprattutto nei paesi di montagna, distanti dai capoluoghi, per i quali sono stati previsti investimenti consistenti.
350 milioni di euro per arrivare alla fibra ottica 5G (la massima velocità possibile) per dare più servizi ai Comuni e quindi ai cittadini.
“Come possiamo migliorare i servizi tramite la Rete ? – si è chiesto Bussoni – le risposte sono tante, dalla Sanità ai servizi comunali (certificati, SPID ecc.)”.
Utilizzando i soldi del PNRR si arriva alla bella cifra di 10 miliardi: però bisogna coinvolgere il personale amministrativo e gli operatori informatici, ricordando che a tale proposito l’Uncem ha preparato un questionario da distribuire nei Comuni.
“La Comunità Montana deve essere il centro dell’operazione che fa bene al territorio – ha concluso Bussoni – e in questo senso bisogna valorizzare i CED, cioè gli uffici di informatica dei vari Comuni.
Il Presidente dell’Uncem Lombardia Tiziano Maffezzini ha ricordato i vantaggi che le linee digitali veloci possono dare ai Comuni montani, per esempio anche nel campo della tele medicina, per seguire meglio la popolazione anziana sempre più numerosa nei nostri Comuni e i soggetti fragili e lontani dagli Ospedali .
Anche Maffezzini ha sollevato il problema dei dipendenti comunali, che vanno seguiti e aggiornati: “Dobbiamo lavorare insieme per costruire nuove strutture informatiche, e spendere meno ma spendere meglio” .
Giuseppe Facino, del Dipartimento ministeriale per la trasformazione digitale, ha ricordato che siamo a buon punto con gli obiettivi previsti nel 2026, cioè circa al 70-80% della realizzazione degli obiettivi su competenze digitali e realizzazione della banda ultralarga (5G), per cui sono previsti 6,7 miliardi di euro .
Tra i vantaggi per esempio, in una fase in cui le Banche diminuiscono drasticamente i loro sportelli bancari nei paesi di montagna, la possibilità di pagare velocemente le tariffe statali tramite PAGO PA.
Facino ha ricordato che tra 647 enti pubblici e privati candidatisi a ricevere finanziamenti per la digitalizzazione, circa la metà sono stati accolti, cioè 325 liquidati, mentre in Valsassina su 136 richieste ne sono state accolte 70.
Giancarlo Ruffinoni, della Provincia di Lecco, è entrato più in dettaglio sull’attività del CST provinciale, a cui hanno aderito 55 Comuni, quasi tutti quelli della Valsassina. Il CST si occupa non solo di distribuire connettività, ma anche programmi software antivirus, posta elettronica, gestionali , domini internet, e rilascio dello SPID al Centro per l’Impiego .
Emanuela Dutto, dell’Uncem nazionale, ha spiegato gli obbiettivi del progetto e l’importanza del questionario, su cui si è soffermata anche Clara Spini, referente del progetto in Nord Italia.
Infine l’Ingegnere della Comunità Montana Davide Maroni ha ricordato altri servizi online offerti ai cittadini, come ad esempio il pagamento del PASS per utilizzare le strade agro silvo pastorali, e la presentazione delle pratiche comunali con codice univoco SUAP.
ENRICO BARONCELLI