“L’anno scorso ci eravamo occupati di Celiachia, quest’anno il nostro Forum invece è sul Diabete: sono entrambe malattie che chi si occupa di ristorazione dovrebbe conoscere”. Con queste motivazioni il Direttore del CFPA alberghiero di Casargo Alan Vaninetti, ha iniziato il lungo pomeriggio dedicato appunto al diabete, e conclusosi la sera con una “cena di gala”.
Presenti i consiglieri del CDA , Giuseppe Amanti e Angela Fortino, dopo l’introduzione del Presidente Francesco Maria Silverj, e alla presenza di numerosi studenti del CFPA, sono iniziate le relazioni scientifiche degli esperti chiamati al Forum.
Ha iniziato il dott. Giulio Maltoni, del Presidio Ospedaliero dell’Università di Bologna, parlando del diabete mellito di tipo 1 (cioè quello meno grave) che può colpire l’età pediatrica.
Purtroppo il diabete è impossibile da prevenire, spesso arriva per cause genetiche. Si manifesta con l’impellenza di “fare pipì” molto spesso, porta a una glicemia molto elevata (cioè zucchero nel sangue).
Il diabete di tipo 1 si diversifica da quello di tipo 2, che è il più comune. Si può manifestare già sui 5 – 6 anni , mentre il tipo 2, che prende in età più avanzata, dipende spesso da alimentazione errata, quindi uno stile di vita non corretto (troppo sedentario) e porta al sovrappeso.
Il diabete quindi non colpisce solo gli anziani, ma anche giovani e giovanissimi.
Quindi il diabete nei bambini spesso deriva dai genitori: le cellule vengono attaccate dai virus e non producono più insulina, che trasformano il glucosio assimilato in energia. E’ autoimmune, cioè il sistema immunitario si rivolta contro se stesso. Lo zucchero rimane nel sangue (cosa molto negativa) e arriva a 180 di glicemia, finendo anche nelle urine.
Anche da qui il bisogno di urinare tanto e spesso (bisogna naturalmente bere, ma rimane un senso di sete).
I bambini spesso dimagriscono : si producono acidi che finiscono nel sangue, si ha un senso di stanchezza, mancanza di respiro e di fiato dopo una corsa .
Nei casi più gravi si può arrivare alla CHETOACIDOSI , una malattia che può portare addirittura al coma e alla morte.
Il dott. Maltoni ha elogiato la nuova legge n. 130 del 15 settembre 2023, che obbliga i bambini allo screening per individuare immediatamente eventuale diabete.
La terapia è quella insulinica, Maltoni poi si è soffermato sui sistemi più moderni per individuare il tasso di glicemia, oltre alla tradizionale macchinetta con ago e puntura (fastidiosa per i bambini) .
La dottoressa Maria Luisa Petroni, anche lei Medico dietologo dell’Università di Bologna (“ma da giovanissima neo laureata venivo qui a Premana a fare il medico di notte nel presidio premanese” ha ricordato ) ha ricordato l’importanza della dieta per evitare sia la IPOGLICEMIA che la IPERGLICEMIA, con conseguente rischio cardio vascolare.
Occorre soprattutto prevenire il sovrappeso, attenzione alla pressione alta, che comporta rischi alle vene coronarie, e fare attività sportiva.
Per quanto riguarda l’alimentazione, Petroni ha ricordato i PIATTI DEL MANGIARE SANO, cioè alimenti con cereali integrali e legumi, oli di semi, pesce, poca carne e soprattutto frutta e verdura (5 porzioni al giorno).
Evitare invece gli alimenti ultraprocessati che possono portare a malattie come appunto il diabete di tipo 2.
Importanti le fibre, soprattutto le fibre insolubili come la crusca , lipidi grassi e olio di oliva.
Sconsigliati invece gli alcolici che portano a un aumento dell’acido urico, e danno un fegato ingrossato, con rischio malattie.
Bisognerebbe infine valutare il quantitativo di carboidrati presente nei nostri piatti ad ogni pasto.
Infine un’altra brillante relazione di Marco Missaglia, specialista dietologo ed endocrinologo dell’Università del Piemonte Orientale, sempre sul diabete e sugli stili di vita.
Missaglia ha dichiarato che ben il 20% della popolazione italiana ha una sindrome plurimetabolica (cioè in altre parole OBESITA’) pressione alta e glicemia elevata.
Come si calcola l’obesità ? In base al peso e all’altezza. In generale se il giro vita di un uomo è più lungo di 102 centimetri, quello di una donna 88 cm.
Il grasso viscerale è un isolante, che non fa passare lo zucchero e porta alla iperglicemia.
Ci sono dei farmaci, ma come diceva il medico greco Ippocrate, “la migliore medicina è stare attenti al cibo” che si assume.
La dieta quindi deve essere attenta, attenzione al colesterolo e ai trigliceridi, bene il pesce perché contiene Omega3 e acidi grassi, no al sale, all’alcool, alle patatine fritte e anche alle farine 00 . Le malattie cardio vascolari, ricorda Missaglia, vanno di pari paso col diabete.
Attenzione quindi all’indice glicemico, va bene il pane bianco, le fibre rallentano lo svuotamento gastrico (quindi il senso di fame).
La pasta è meglio cuocerla al dente, mantiene di più gli elementi positivi ch enon quella scotta e appiccicosa.
Infine ha ricordato la classica PIRAMIDE ALIMENTARE basata sulla dieta mediterranea (“che voi conoscerete a memoria” ha detto ai ragazzi) a cui però va aggiunta almeno mezz’ora di attività fisica al giorno (“non stare sempre fermi davanti al computer o al telefonino” ):
Dopo le relazioni scientifiche un tavola rotonda con rappresentanti dell’ATS Brianza (dott.sa Chiara Caglioti) e di altri enti segnalati nella locandina, e infine la cena di gala alle ore 19,30
ENRICO BARONCELLI

